Beni comuni

Per l’ambiente

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[themecolor]Un nuovo modello di sviluppo[/themecolor]

Va cambiato l’attuale modello di sviluppo, responsabile dei cambiamenti climatici, del consumo senza limiti delle risorse, di povertà, squilibri e guerre. Va fermato il consumo del territorio, tutelando il paesaggio, archiviando progetti come la TAV in Val di Susa e il Ponte sullo Stretto di Messina. Va impedita la privatizzazione dei beni comuni, a partire dall’acqua. Va valorizzata l’agricoltura di qualità, libera da ogm, va tutelata la biodiversità e difesi i diritti degli animali. Vanno creati posti di lavoro attraverso un piano per il risparmio energetico, lo sviluppo delle rinnovabili, la messa in sicurezza del territorio, per una mobilità sostenibile che liberi l’aria delle città dallo smog.

L’italia è concreamente capace di realizzare ognuno dei “sogni” descritti qui sopra, è solo il rapporto tra mafie, politiche e multinazionali a frenare e impedire che questo nuovo modello di sviluppo prenda piede.

L’uso di sistemi naturali e open source per fermare il disseto e l’inquinamento va contro gli interessi delle mafie del cemento.

L’agricoltura di qualità basata sulla biodiversità e orientata a sistemi di produzione sostenibili va contro gli interessi delle multinazionali.

L’incentivazione della filiera corta per i beni primari, soprattuto alimentari confligge con gli interessi della grande distribuzione.

Ma tutte queste cose assieme contribuiscono a migliorare il nostro territorio, la nostra sicurezza e la qualità della vita.