Sono molti i motivi che mi hanno spinto ad impegnarmi in prima persona a vari livelli. Primo fra tutti il desiderio di “dare voce” ai bambini e ai ragazzi che da sempre subiscono i peggiori soprusi in tutto il mondo.
Le immagini che abbiamo dell’infanzia sono spesso falsate dall’idea, trasmesse spesso dalle pubblicità televisive, che i bambini sono felici e spensierati e naturalmente tutti o quasi vorrebbero che fosse così.
Non possiamo e non vogliamo credere che ci sia qualcuno che vuole far male ai bambini, non possiamo pensare che qualcuno si arricchisce vendendoli o usandoli. Eppure questa è una triste realtà che riguarda non solo l’Italia, ma tutto il mondo.
Per questo ritengo sia fondamentale che la tutela dell’Infanzia diventi prioritaria in tutte le politiche attuando una dura lotta contro la pedofilia con la creazione di una banca dati dei pedofili e la costituzione di un pool anticrimine.
L’altro motivo mi riguarda professionalmente ancora più da vicino.
Bisogna, a mio avviso, riportare al centro dell’attenzione politica, la Famiglia e sostenerla proprio perché è la nostra prima istituzione ed è alla base della nostra società. Quindi, non possono essere tagliati i fondi a sostegno delle famiglie come, ad esempio, gli assegni per i figli e bisogna aumentare le detrazioni. Oggi le politiche famigliari sono inesistenti.
La crisi, ovviamente, colpisce anche la Famiglia e vediamo crescere il numero dei divorzi e delle separazioni. Anche in queste situazioni i bambini non sono tutelati, nonostante la legge 54 del 2006 preveda, in caso di separazioni, l’affido condiviso ad entrambi i genitori.
Ci sono ancora molti adulti che pensano che i bambini debbano essere affidati solo alle madri e che i padri debbano solo “pagare” il mantenimento dei figli. Questo, però, non rispetta il diritto dei bambini e dei ragazzi, che sempre con dolore vivono la separazione dei loro genitori, di mantenere costante la loro relazione sia con il padre che con la madre.
Sono molti a guadagnarci in questa situazione a cominciare dagli avvocati e da chi specula su queste situazioni, come i pedofili che hanno campo libero quando non è presente un padre pronto a difendere i propri figli.
Credo che siano molte le ragioni per impegnarsi a livello professionale, politico e personale ed è necessario il contributo, la forza e il coraggio di tutti per cambiare le cose.
Molti anni fa un grande uomo come Don Milani insegnava ai suoi allievi che “non serve avere mani pulite se si tengono in tasca”.